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requisiti per aprire un ristorante
Aprire un’attività gastronomica a Vienna può essere un’ottima opportunità, ma richiede il rispetto di precisi requisiti legali e organizzativi. Ecco i principali passi da considerare:

1. Forma giuridica e registrazione dell’attività
È possibile avviare l’attività come ditta individuale (Einzelunternehmen), OG, GmbH o altre forme societarie.
L’impresa deve essere registrata al Registro delle Imprese (Firmenbuch) e presso l’Ufficio delle Imposte (Finanzamt).

2. Licenza commerciale (Gewerbeberechtigung)
Per la ristorazione è necessaria una licenza specifica nel settore gastronomico (Gastgewerbe).
In genere, serve dimostrare qualifiche professionali nel settore (formazione o esperienza documentata).
Chi non ha formazione gastronomica può comunque aprire assumendo un manager qualificato (gewerberechtlicher Geschäftsführer).

3. Autorizzazioni sanitarie e igieniche
I locali devono rispettare le norme igienico-sanitarie stabilite dall’MA 59 (Magistratisches Bezirksamt).
Sono previsti controlli per la sicurezza alimentare, la conservazione e la manipolazione dei cibi.
È obbligatorio un piano HACCP e la formazione del personale in materia di igiene.

4. Norme edilizie e di sicurezza
Il locale deve essere conforme alle normative edilizie, antincendio e di accessibilità (barriere architettoniche).
In caso di ristrutturazione, serve l’autorizzazione dell’MA 37 (Baupolizei).

5. Permessi per l’alcol e spazi esterni
Per servire alcolici è necessaria un’autorizzazione aggiuntiva.
Per disporre tavoli all’aperto (Schanigarten), occorre richiedere un permesso al Comune.

6. Aspetti fiscali e previdenziali
L’attività deve iscriversi alla Wirtschaftskammer (WKÖ) e alla Sozialversicherung der Selbständigen (SVS).
L’IVA standard è al 20%, ma per la ristorazione alcune prestazioni hanno aliquote ridotte (10% e 13%).
È importante prevedere una corretta gestione contabile.

7. Personale e lavoro
Il personale deve essere regolarmente assunto, con contratto conforme al diritto del lavoro austriaco.
Occorre rispettare i contratti collettivi (Kollektivvertrag Gastronomie).
Se si assumono cittadini non UE, servono i relativi permessi di soggiorno e lavoro.

8. Lingua e integrazione culturale
Una buona conoscenza del tedesco è fortemente consigliata per comunicare con clienti, fornitori e autorità.
Adattare il menu alla cultura locale (senza perdere l’identità italiana) è spesso la chiave del successo.


Scritto da Valentino de Rogatis

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