Il Gasometer è uno dei progetti di rigenerazione urbana più noti di Vienna e rappresenta un perfetto esempio di come un’area industriale dismessa possa essere trasformata in un vivace quartiere multifunzionale, conservando allo stesso tempo il suo valore storico e architettonico.
📜 Un po’ di storia
I Gasometri furono costruiti tra il 1896 e il 1899 nel distretto viennese di Simmering per immagazzinare il gas illuminante necessario all’illuminazione pubblica e privata della città. Si trattava di quattro enormi serbatoi cilindrici in mattoni, ognuno con una capacità di circa 90.000 m³ di gas.
Con l’avvento del gas naturale e delle nuove tecnologie, i Gasometri furono dismessi nel 1984 e rimasero inutilizzati per anni, diventando un simbolo del passato industriale della città.
🏗️ La riconversione architettonica
Nel 1995 fu indetto un concorso internazionale per riqualificare i Gasometri, vinto da quattro celebri architetti europei — Jean Nouvel, Coop Himmelb(l)au, Manfred Wehdorn e Wilhelm Holzbauer — ognuno dei quali ha curato la trasformazione di uno dei quattro edifici.
L’intervento ha preservato le facciate originali in mattoni rossi, integrate con strutture moderne in vetro e acciaio al loro interno, creando un contrasto armonioso tra antico e contemporaneo.
🏢 Un quartiere multifunzionale
Oggi i Gasometri ospitano un quartiere urbano completo con:
Appartamenti e residenze studentesche
Uffici e spazi di coworking
Negozi, supermercati e ristoranti
Una sala concerti e cinema
Una biblioteca e spazi culturali
Collegamenti diretti alla metropolitana (U3 – Gasometer)
Questa riconversione ha trasformato l’area in un punto di riferimento dinamico per la vita urbana e giovanile viennese, specialmente grazie alla vicinanza con l’Università e al grande numero di studenti che vi risiedono.
🏛️ Valore culturale e simbolico
Il Gasometer rappresenta un esempio di conservazione del patrimonio industriale, dimostrando come il recupero architettonico possa creare nuove opportunità economiche e sociali senza cancellare la memoria storica. È anche una meta turistica insolita, apprezzata da chi ama l’architettura contemporanea e la storia urbana.
Nel Distretto 
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