Il Prater risale almeno al 1403 e fungeva da riserva di caccia imperiale a partire dal XVI secolo. Fu l'imperatore Massimiliano II a espandere l’area e a tracciarvi il viale principale, l’Hauptallee, per collegarla al Palais Augarten.
Un vero spartiacque avvenne nel 1766 quando l’imperatore Giuseppe II aprì il Prater al pubblico, consentendo allattori di stabilirvi locali, caffè e intrattenimenti: nacque così ciò che oggi chiamiamo Wurstelprater, il parco dei divertimenti.
Nel 1873 ospitò l’Esposizione Universale, con oltre 53.000 espositori e un’area di 2,3 milioni di metri quadri dedicata alla cultura e alle invenzioni dell’epoca.
Wurstelprater: il lato ludico
Riesiger Riesenrad (Ruota Panoramica): inaugurata nel 1897, alta circa 64 m, è diventata simbolo indiscusso del parco.
Oggi ci sono oltre 250 attrazioni, tra cui montagne russe nostalgiche, autoscontri, treni fantasma, il “Wind-o-bona” (galleria del vento), la Praterturm (117 m di altezza) e la Madame Tussauds.
Il 2025 porta novità adrenaliniche come la nuova montagna russa Wiener Looping, con velocità fino a 81 km/h, loop a banana e drop quasi verticali, e l’attrazione “Dämonium”.
L'ingresso al parco è gratuito: si pagano solo le singole attrazioni.
Tra le esperienze gastronomiche immancabili spicca lo Schweizerhaus, celebre birreria dove gustare specialità viennesi sotto i castagni.
Green Prater: natura e relax
Accanto alla zona ludica si estende il Green Prater, un’oasi verde di 6 km² – quasi il doppio di Central Park – perfetta per jogging, ciclismo, picnic e relax.
L’Hauptallee, lunga quasi 4,5 km e fiancheggiata da 2.500 castagni, conduce al Lusthaus, ex padiglione di caccia oggi trasformato in raffinato ristorante-caffè, popolare punto d’incontro.
Il paesaggio riproduce i resti delle vecchie braccia del Danubio, come il Heustadlwasser, ideale per gite in barca o momenti di quiete.
Uso contemporaneo e resilienza
Durante i combattimenti del 1945, il parco subì gravi danni: la ruota panoramica, il Planetarium e altri edifici furono distrutti (molti poi ricostruiti), mentre parti del Wurstelprater furono completamente rase al suolo.
Nel 1931 venne inaugurato lo Stadion, oggi Ernst-Happel-Stadion, che fu uno stadio d’avanguardia grazie alla sua capacità di drenaggio rimasta insuperata per anni.
Negli anni ’70 fu costruita un’autostrada che attraversa parte del parco; tuttavia, il traffico è oggi ben regolato, preservando l’integrità dell’area verde.
Il Prater oggi: un mix perfetto
Il Prater continua ad affascinare con una dualità unica: una zona di brio, adrenalina e tradizione popolare accanto a una distesa verde perfetta per attività all’aperto. Corridori, famiglie e amanti della natura convivono in un contesto urbano ricco di storia, architettura e cultura viennese
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