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Guide storia 0180 - 0200 vindobona alla fine del ii secolo |
Questa fase fu segnata dalla morte dell’imperatore Marco Aurelio (180 d.C.) a Vindobona, dall’ascesa di Commodo (180-192 d.C.), e dall'instabilità politica che portò alla crisi dinastica alla fine del secolo. 1. La situazione dopo la morte di Marco Aurelio (180 d.C.) Il 17 marzo 180 d.C., Marco Aurelio morì a Vindobona, probabilmente a causa di una malattia (forse peste o tifo). La sua morte segnò la fine delle guerre marcomanniche e l'inizio del regno di Commodo, che decise di non proseguire la guerra. Commodo firmò una pace con i Marcomanni e i Quadi, garantendo loro il permesso di insediarsi in alcune zone sotto controllo romano. 2. Ricostruzione e rafforzamento di Vindobona (180-190 d.C.) Dopo le distruzioni causate dalla guerra, Vindobona fu ricostruita con una serie di interventi volti a rafforzare la sua funzione militare e amministrativa. Miglioramento delle fortificazioni Il castrum legionarium (accampamento della Legio X Gemina) fu ricostruito con mura più robuste e torri di guardia. Fu restaurato il Limes Danubiano, con nuove torri di avvistamento lungo il fiume. Il porto sul Danubio fu ripristinato per facilitare i rifornimenti alle truppe. Ripresa dell'economia e del commercio I commerci ripresero, con scambi tra l'Italia, la Gallia e le regioni danubiane. L'insediamento civile (canabae), vicino al forte, si ripopolò di mercanti, artigiani e veterani dell’esercito. Le botteghe e le terme furono restaurate per migliorare la qualità della vita dei cittadini. 3. Il regno di Commodo (180-192 d.C.) e il declino della disciplina militare Commodo, a differenza del padre Marco Aurelio, era poco interessato alla difesa dei confini. La disciplina militare si allentò, e si diffusero atti di corruzione tra gli ufficiali romani. Alcuni storici ritengono che Commodo trattò con eccessiva leggerezza le tribù germaniche, permettendo loro una maggiore influenza nella regione. Nonostante questo, Vindobona rimase una delle città meglio fortificate del confine settentrionale. 4. La crisi alla fine del II secolo (192-200 d.C.) Nel 192 d.C., Commodo fu assassinato, dando inizio a un periodo di caos politico noto come l’Anno dei Cinque Imperatori (193 d.C.). Dopo una breve guerra civile, l’imperatore Settimio Severo (193-211 d.C.) prese il potere e cercò di ristabilire l’ordine nelle province danubiane. Vindobona fu di nuovo militarmente rilevante, poiché Settimio Severo lanciò campagne per rafforzare il confine. Durante il suo regno, la città ricevette nuovi fondi per ulteriori lavori di fortificazione e consolidamento delle strutture militari. Conclusione Tra il 180 e il 200 d.C., Vindobona passò da un periodo di devastazione dovuto alle guerre marcomanniche a una fase di ricostruzione e rafforzamento. Tuttavia, l’instabilità politica a Roma e il calo della disciplina militare resero il futuro della città incerto. La sua importanza strategica rimase alta, ma i primi segnali di difficoltà che avrebbero portato alla Crisi del III secolo iniziarono a manifestarsi. Pagina aggiornata il 06/03/2025 Tieni presente che alcune delle informazioni in questa pagina potrebbero non essere corrette. Ritieni che le risposte non siano accurate oppure non hai ancora trovato la risposta alla tua domanda? Scrivici per Email. Aggiorneremo le risposte oppure Se riterremo la tua domanda di pubblico interesse allora proveremo a rispondere aggiornando questa pagina. La risposta non e` garantita, non rispondiamo in privato e reagiamo solo a domande frequenti inerenti Vienna e pertanto non troppo specifiche. |
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