Chi ha provato a fare una pizza italiana a Vienna lo sa: la farina รจ diversa! Ma perchรฉ? E cosa cambia davvero tra le farine italiane e quelle austriache?
In Italia:
Le farine si classificano per grado di raffinazione, cioรจ quanta crusca รจ stata tolta dal chicco:
"00" โ la piรน fine, bianchissima, perfetta per dolci e pasta fresca
"0" โ leggermente meno raffinata, ideale per pane e pizza
"1" e "2" โ piรน rustiche, con piรน fibre
Integrale โ farina completa, senza eliminare nulla
Inoltre, molte etichette indicano la forza (W), utile per capire quanto una farina regge le lunghe lievitazioni. Ad esempio:
W < 180: biscotti e torte
W 200โ260: pane comune
W > 280: pizza, focacce, panettoni
In Austria:
Qui le farine si classificano in base al contenuto di ceneri residue, cioรจ quanti minerali restano dopo la combustione del campione. Piรน alto il numero, meno raffinata รจ la farina:
W480 (glatt o universal) โ simile alla farina "00" italiana, perfetta per dolci e pasta
W700 โ piรน simile alla nostra "0", buona per pane e pizza
W1600 โ rustica, tipo farina "2" o semi-integrale italiana
Vollkornmehl โ farina integrale
Attenzione: il tipo di glutine puรฒ variare molto! In Austria molte farine hanno glutine "debole", quindi per una vera pizza napoletana meglio usare farine italiane o rinforzare lโimpasto con farine di forza (tipo Manitoba).
Conclusione:
Se vuoi ricreare il gusto di casa in Austria, leggi bene le etichette e non farti ingannare solo dal colore della farina. E ricordati: ogni impasto ha la sua farina perfetta!
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